Durante la pandemia COVID-19, diversi importanti opinion leader hanno esplorato le strategie migliori per il ritorno negli studi dentistici, aiutando i professionisti del settore a prosperare in un nuovo ambiente e a trasformare sfide senza precedenti in potenziali opportunità.
Uno dei principali fattori abilitanti emersi è stata l’adozione di un’odontoiatria digitale, che ha portato a modi alternativi di diagnosticare, migliorare i flussi di lavoro, comunicazione e cure dei pazienti più efficaci, procedure più sicure e protezione dello staff, mantenendo il numero di visite dei pazienti il più basso possibile. Cosa più importante di tutte, è stato riconosciuto che questo approccio può essere seguito contemporaneamente alla realizzazione di una crescita sostenibile del business una volta che gli studi riaprono e ricominciano ad accogliere i pazienti, sempre nel rispetto delle linee guida locali.
Queste riflessioni si ritrovano in nuove ricerche sull’impatto del COVID-19 e sull’analisi del recupero. Secondo Research Reports World, il mercato globale degli scanner intraorali post COVID-19 dovrebbe crescere a un ritmo considerevole tra il 2020 e il 2025. Il mercato cresceva già a un ritmo costante nel 2020 e si prevede che aumenterà nell’orizzonte temporale previsto.
Diversi medici hanno convenuto che l’implementazione di un flusso di lavoro digitale, con uno scanner intraorale ha reso l’ambiente post COVID-19 molto meno problematico e ha svolto un ruolo importante nell’accelerare il recupero dello studio. I medici hanno indicato una serie di motivi, tra cui la possibilità di una comunicazione migliore con pazienti e laboratori.
Rischiare di utilizzare il tempo in modo non ottimale acquisendo le impronte tradizionali è ora ancora più discutibile, dal momento che questa operazione può essere eseguita in modo veloce e altamente accurato in digitale, eliminando la necessità di chiedere al paziente di recarsi in studio più volte del necessario. I primi ad adottare l’odontoiatria digitale ne hanno anche confermato i vantaggi commerciali come nuovo potente strumento di conversione del paziente, che diventa anche un fattore di reddito per lo studio.
In breve, questi importanti opinion leader sono convinti che la digitalizzazione sia oggi più che mai rilevante per evitare di rimanere indietro, oltre a privare i pazienti di quella che viene ora considerata la “best practice”.
Utilizzando strumenti digitali per aumentare la sicurezza dei pazienti e tenere sotto controllo le contaminazioni crociate nella nuova era post COVID-19, tutti hanno concordato che la protezione dei pazienti e dello staff è diventata una priorità assoluta. I medici hanno sottolineato che l’utilizzo dello scanner intraorale ha reso le procedure di pulizia e disinfezione semplici ed efficienti da eseguire e, durante l’appuntamento, si sono sentiti rassicurati dal poter mostrare lo sleeve ( manica) monouso al paziente.
La scansione del paziente con uno scanner intraorale può contribuire a monitorare da remoto le sue condizioni o i progressi del trattamento, mentre le immagini in tempo reale sullo schermo aiutano a coinvolgere il paziente e a convincerlo ad accettare il trattamento. Prima e dopo l’appuntamento, è possibile lavorare sui piani di trattamento personalizzati del paziente consultando la sua documentazione in tempo reale.
Per il paziente, questo significa ridurre al minimo il tempo per le sedute e un numero minore di appuntamenti, mentre i file del trattamento digitale possono essere inviati via email direttamente al paziente, con una conversazione di follow-up telefonica o tramite posta elettronica. È quindi possibile condividerli direttamente con il laboratorio – durante o subito dopo il consulto del paziente – il che non solo fa risparmiare tempo, ma evita anche possibili contaminazioni crociate grazie alla riduzione del numero di appuntamenti.