Recentemente sono stati introdotti sul mercato i compositi Bulk-fill che stanno ricevendo attenzione soprattutto perché possono permettere incrementi di 4 mm senza effetti negativi sulla polimerizzazione, vantando buonissima caratteristica di adattamento alle cavità e un buon grado di conversione (DC) . Inoltre la loro contrazione da polimerizzazione pare essere inferiore ai compositi convenzionali, tale da ridurre le problematiche post-operatorie di formazione di gap con conseguente formazione di carie secondaria.
Ormai è noto che il tipo di materiale composito e la temperatura pre-polimerizzazione influenzano il grado di contrazione finale del composito.
Pre-riscaldando i nuovi compositi bulk-fill durante i restauri prima della fotoattivazione pare diminuisca ulteriormente la forza di contrazione da polimerizzazione indotta senza compromettere il grado di conversione ancora di più che non nei materiali compositi convenzionali.
Di questo se ne parla in un articolo comparso sul Journal od Dentistry di novembre 2015.
Gli autori di questo lavoro hanno analizzato quattro materiali compositi bulk-fill (Tetric EvoCeram Bulk Fill-TECBF, x-tra fil-XF, QuixFil-QF, SonicFill-SF) e un composito convenzionale nano-ibrido (Tetric EvoCeram-TCE). I materiali di prova sono stati o conservati a temperatura ambiente o preriscaldata a 68 ° C mediante un dispositivo di riscaldamento commerciale, prima di essere fotoattivati con lampada fotopolimerizzante a LED per 20s a 1170mW / cm . Sono quindi stati registrati i valori di forza di contrazione a 1,5 mm di spessore in tempo reale per 15min all’interno di una camera a temperatura controllata a 25 ° C (temperatura di simulazione intraorale dopo l’applicazione della diga di gomma) con un analizzatore di stress misura. E’ stato anche analizzato il grado di conversione dei campioni mediante spettroscopia infrarossa. I dati sono stati analizzati con test t, HSD test post-hoc ANOVA e Tukey.
Gli autori hanno ottenuto i seguenti risultati:
il preriscaldamento del materiale composito prima della fotopolimerizzazione ha portato a un aumento significativo del grado di conversione del Tetric EvoCeram Bulk Fill (TECBF), ma non ha avuto effetti particolari sulla conversione dei monomeri degli altri materiali indagati. Per ciascuno dei materiali di prova, i compositi preriscaldati hanno generato forze di contrazione significativamente inferiori rispetto ai compositi utilizzati a temperatura ambiente.